Gruppi esperenziali per le Coppie

Una delle principali ragioni di sofferenza sono le relazioni, tutte le relazioni, ma in particolare quelle di coppia.

Tutti quanti abbiamo un grande bisogno di amare ma soprattutto di essere amati. Molto spesso, direi quasi sempre, questo immenso bisogno ci rende ciechi di fronte alla realtà che stiamo costruendo e, di conseguenza, vivendo.

Dopo una fase di entusiasmo iniziale nella coppia, le persone si ritrovano sole e deluse, cominciano a sentire che i loro bisogni non sono soddisfatti e il partner si rivela diverso da come loro avrebbero voluto, così cominciano le battaglie e le recriminazioni, ognuno dei due si sente tradito e non capito e di questo, ovviamente, incolpa l’altro.

A questo punto alcune coppie si separano nella speranza di trovare la persona giusta, altre rimangono insieme, nel senso che vivono sotto lo stesso tetto e condividono una serie di cose materiali, a volte interessi, spesso figli, ma si chiudono interiormente, si rassegnano ad un rapporto “normale” ma che non li nutre più. Sembra non possa esistere niente di meglio; guardatevi intorno, quante coppie conoscete veramente appagate dal loro stare insieme…

Sono convinta che quando due persone si mettono insieme questa non è l’unione solo di due essere umani ma è l’unione di due sistemi familiari, con tutte le loro dinamiche e i loro sospesi che però rimangono sotto il livello di coscienza e spingono i due protagonisti a ripetere schemi antichi.

Nessuno di noi è libero di vedere l’altro per come veramente è, infatti abbiamo tutti un filtro davanti agli occhi e attraverso questo filtro noi leggiamo l’altra persona.

Un banale esempio per spiegarsi. Se il papà ha avuto, durante il matrimonio, diverse avventure con altre donne, la mamma si sarà sentita vittima e abbandonata, si sarà anche sentita non abbastanza desiderabile e in competizione con le altre donne.

La figlia di questa unione, anche se di queste avventure non sapesse niente a livello conscio, ha registrato tutte le emozioni della madre e del padre, trovandosi nel mezzo a una battaglia dove tutti hanno perso e lei si è sentita impotente e sola.

Quando sarà grande e inizierà una storia con un compagno lo vedrà, in automatico, attraverso gli occhi di sua madre, sarà quindi arrabbiata senza neanche sapere il perché e nutrirà una profonda sfiducia. Come pensate si possa sentire il lui in questione?

Nessuno ha colpa ma se non decidiamo di svegliarci e andare a guardare dentro noi stessi, continueremo a creare relazioni estremamente dolorose.

La nostra parte Divina vuole che guariamo definitivamente dalle profonde ferite (dovute alla nostra storia personale e alla memoria dei nostri antenati) che ci impediscono di splendere per le creature meravigliose che siamo. In quest’ottica l’altro è lo strumento perfetto per pigiare forte sulle nostre piaghe, permetterci così di diventarne consapevoli e scegliere di prendersene personalmente cura con amore.

Durante l’anno, vengono organizzati una serie di incontri e di corsi dedicati in modo specifico alla Relazione di Coppia.

Scopri le prossime date.

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